Elena Cattaneo

Una cartolina

NOVI LIGURE

Quando ho parlato dell’andamento a zig-zag tra oggetti e luoghi di questa newsletter, Giuliana Zoppis, giornalista (e amica), ha avuto un’idea: la cartolina. Scegliere, scrivere, mandare e ricevere una cartolina sono tutti piccoli momenti di piacere, mai davvero dimenticati, legati al viaggio e agli affetti. Giuliana non ci ha pensato un minuto di più e, qui sotto, per tutti noi, ecco la sua cartolina:

“Una perla di biodiversità a Novi Ligure, sui colli del Gavi. Un luogo che ho imparato a conoscere negli anni: dagli incontri coi maestri del paesaggio come il francese Gilles Clement, alle degustazioni nella cantina in pisé progettata dal “mago” Martin Rauch, alle passeggiate tra le sorprendenti installazioni d’arte in mezzo a vigne e poderi, ai pranzi nella locanda della tenuta. In principio, la curiosità di avvicinare una realtà agricola biodinamica con tutti i suoi risvolti e segreti. Dopo, l’emozione di immergersi in un luogo sano, bello e armonico fatto di presenze boschive, agricole, paesaggistiche, architettoniche, umane e culturali.
La Raia, certificata Demeter, merita una lunga visita: 180 ettari di viti, pascoli, terreni a seminativo e boschi. Disseminata sui colli della proprietà, una serie di attività e luoghi conviviali. La scuola steineriana gestita da Caterina Rossi Cairo, figlia del fondatore Giorgio, con l’associazione Intorno al Melo e al servizio portaNatura, voluto dal marito Tom Dean, per la produzione e consegna a domicilio nel grande triangolo Genova-Milano-Torino (cosiddetto in sigle GEMITO) di frutta, verdura e prodotti biologici del territorio.
Tra le cascine dell’800 che punteggiano la tenuta, in mezzo a fienili e portici, si affaccia quieta e invitante quella di Borgo Merlassino (restauro sapiente di deamicisarchitetti, per i quattro appartamenti coi nomi del miele) e dopo una passeggiata tra pascoli, filari di vite e sentieri di erbe selvatiche, ecco la Locanda La Raia (stessi acuti progettisti). Un tempo stazione di posta e luogo di sosta per i viaggiatori, la grande casa verde con archi e vetrate sulla valle offre dodici camere arredate con mobili piemontesi del ‘600 e ’800 e oggetti di design contemporaneo. Il resto, va scoperto e assaporato con calma.
A completare il ventaglio di occasioni e coccole di questo sito così generoso e accogliente ci pensa la Fondazione La Raia, arte cultura territorio, voluta da Giorgio Rossi Cairo e Irene Crocco (art dealer e gallerista) e diretta dalla nota curatrice Ilaria Bonacossa. Gli incontri con artisti, architetti, filosofi e paesaggisti di respiro internazionale animano i terreni e gli edifici che a loro volta ospitano decine di opere permanenti sui muri, tra le zolle e gli alberi che danno vita e identità a questo piacevole luogo.”

Giuliana Zoppis, agosto 2020.

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