Elena Cattaneo

Non solo vineria

BERGAMO

A Bergamo Alta, un locale che ha saputo reinventarsi mantenendo il fascino di un tempo, fra arredi ottocenteschi e in stile provenzale. E 300 etichette di vini

Da ottocentesca  rivendita di sali e tabacchi a dopo-teatro del vicino Teatro Sociale e dal 1986, con l’attuale gestione,  luogo di casa. Vineria Cozzi, a Bergamo Alta, è un ristorante ricco di sapore e atmosfera, quella che solo i locali storici in antiche mura sanno infondere.

Due gli ingressi adiacenti su via Colleoni, lo struscio della città alta. Al numero 22 il rosso vinaccia del locale storico dove il tempo sembra essersi fermato: vetrina in ferro e serigrafie, arredi originali in legno, pavimenti in graniglia di marmo e in cotto, bancone per la mescita dei vini con piano in marmo, pareti e soffitto a botte trattati a intonaco con effetto anticato e, oltre l’arco, la sala da pranzo con boiserie in legno, tavoli rettangolari, sedie e sgabelli in stile Thonet.

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Entrando dalla strada si è accolti da una miriade di bottiglie di fogge e tipologie di vino diverse, stoviglie, antiche bilance da mercato, cestini in vimini da pic-nic. Un locale dove il tempo, la storia (1848 è l’anno di apertura), la passione per il proprio lavoro hanno accatastato oggetti, suppellettili,  ricordi, particolari e una selezione di oltre 300 etichette di vini.

Al numero 20 l’ampliamento  in stile provenzale dominato dal colore bianco, strutturato in tre spazi a “L” che abbracciano il nucleo originario (androne, veranda e saletta riservata), che pur in stile e con colori diversi ne ripropone l’atmosfera d’antan. Vi si accede dal grande portale in pietra del palazzo adiacente. Un invito a entrare, che non lascerà delusi per la cura dei particolari.

I tre spazi, in successione, sono in stile shabby chic: arredi di recupero, da esterno in ferro,  mensole e boiserie, ma anche lanterne, stampe, lampade e complementi. Il fascino di Vineria Cozzi non viene intaccato, anzi vivificato come accade in cucina, dove il menu cambia a ogni stagione e la carta dei vini viene continuamente aggiornata nel segno del buon bere.

Contesto urbano, ambientazione, piatti e vini compongono un mix da assidua frequentazione e del tempo ritrovato.

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