Elena Cattaneo

Una casa piena di luce

BRUXELLES

Entriamo in un appartamento di Bruxelles, sviluppato su tre piani, che in seguito alla ristrutturazione ha ritrovato aria, respiro, serenità e, soprattutto, luce

La luce è importante per creare l’atmosfera giusta di una casa quanto la suddivisione degli spazi, gli arredi e i materiali utilizzati. In una casa di piccole dimensioni, poi, lo è ancora di più.

Una coppia di Bruxelles ci ha dato la possibilità di gustare il risultato della ristrutturazione della loro casa, piccola, con un ambiente mansardato e situata in una delle zone più vivaci della città, piazza Flagey.

Si tratta di un’operazione interessante, secondo me, proprio per la scelta di aprire gli spazi il più possibile, sia verso l’esterno che internamente, in modo da facilitare il passaggio della luce naturale.

Le stanze al piano terra prima della ristrutturazione


Il piano terra dopo l’eliminazioni di alcune pareti divisorie

La coppia si è affidata al designer d’interni Michel Penneman che ha velocemente individuato le soluzioni da proporre per soddisfare le esigenze più urgenti dei proprietari: eliminare, dove possibile, le pareti divisorie abbandonando la vecchia suddivisione in piccoli ambienti e trovare un materiale protagonista, capace di svilupparsi e di adattarsi a ogni superficie.

I gusti della coppia sono contemporanei e tendono al minimalismo, di sicuro, perciò, il colore giusto da utilizzare su pareti e soffitto era il bianco. Michel ha voluto forzare la mano e proporre una tinta molto chiara anche per il pavimento, in modo da creare un involucro tridimensionale neutro e, soprattutto, luminoso.

Il living, sviluppato per tutta la profondità dell’abitazione, comprende zona conversazione, pranzo e cucina

Il pavimento è rivestito con lastre di Neolith Phedra Satin, dalla tonalità calda, mentre per le pareti è stato utilizzato Neolith Arctic White Silk, in bianco puro. Neolith, il materiale proposto dal designer, è stato accolto con grande favore dalla coppia, per la sua versatilità, prima di tutto, ma anche perché la pietra sinterizzata è in grado di dare una risposta innovativa alle più attuali esigenze abitative.

Le scale che portano alla mansarda sono aperte sul living e illuminate dalla finestra al piano superiore

Le innumerevoli textures disponibili di Neolith, le grandi dimensioni delle lastre e la possibilità di ottenere pezzi su misura, si sommano alle sue caratteristiche tecniche: si tratta infatti di un materiale del tutto simile al marmo o alle pietre naturali, ma molto più resistente, duraturo, igienico e facile da pulire. Lo spessore ridotto rende possibili applicazioni di Neolith difficili da realizzare con la pietra naturale e la sua composizione (ogni lastra contiene almeno il 52% di materie prima riciclate) ne fa un materiale riciclabile al 100%.

Lastre di Neolith anche per i rivestimenti degli elementi d’arredo, come il piano di lavoro e lo schienale della cucina oltre ai bagni. Per la cucina a vista, si è giocato con una texture marmorea che crea un elegante punto focale del living (Neolith Estatuario Silk), mentre in bagno e in camera da letto, ambienti intimi e riparati, è stato capovolto l’uso del colore e il nero ha assunto un ruolo da protagionista. Il rivestimento predominante in bagno è Neolith Nero Marquina, da toni color inchiostro, e la parete dietro la testata del letto matrimoniale in camera è realizzata in Neolith Krater.

Dalla cantina alla mansarda, la City House di Bruxelles esplora la gamma di possibilità offerta dalle superfici in Neolith, in grado, come dimostra questa visita virtuale, di rendere uniformi e armonici ambienti prima completamente scollegati. Senza mai trascurare la personalizzazione degli spazi.

 

[In collaborazione con Neolith®]

 

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