Stare. Cibo, design e artigianato
Tra le proposte della sezione Seminario di EDIT Napoli, che unisce i saperi antichi del fare con una visione contempranea, Eleit.it, il progetto d’impresa ideato da Titti Gallucci. L’idea è quella di far nascere oggetti dalla collaborazione tra talenti italiani di settori diversi.
Due le linee di prodotto portate da Eleit.it a San Domenico Maggiore. Pyxis, il contenitore per la mozzarella si ispira e prende il nome da una scatola che le donne dell’antica Grecia usavano per riporre profumi, gioielli e unguenti. È il progetto dell’architetto Raffaella Del Giudice realizzato in collaborazione con l’Istituto Raro Caselli De Sanctis – Real fabbrica di Capodimonte e con l’azienda agricola biologica Vannulo.
I manufatti della linea Riti, invece, sono pensati per rendere universali i gesti più popolari del cibo, come fare la scarpetta. Il progetto è nato dall’incontro tra i designer 400gon e lo chef di Palazzo Petrucci Lino Scarallo:
“Eleit.it è un progetto che mi sta molto a cuore – commenta Scarallo – perché mi ha permesso di dare risalto a dei riti che considero dei gesti bellissimi e non delle semplici abitudini. Gesti che non sono previsti nel galateo, ma che per me sono fondamentali, ricchi di vita, come ad esempio avere il pane nel piatto per fare la scarpetta oppure mangiare la pizza fritta e il ‘cuoppo’ con le mani. E questi oggetti ci consentono di farlo senza imbarazzo”.