Shunk-Kender
È stata prorogata fino al 20 settembre la mostra “Shunk-Kender. L’arte attraverso l’obiettivo (1957-1973)” ospitata dal Museo d’arte della Svizzera Italiana a Lugano e concepita dal Centre Pompidou di Parigi.
Offre un doppio valore la mostra al MASI di Lugano, quello di poter godere di importanti opere fotografiche e, contemporaneamente, di immergersi nel movimento artistico di un’epoca fondamentale, tra la fine degli anni 50 e i primi 70. Harry Shunk e Jànos Kender, uniti da una profonda empatia, hanno accompagnato con il loro lavoro quella generazione di artisti interessati alla sperimentazione e alla liberazione sessuale e sociale, costantemente alla ricerca di spazi alternativi in cui creare e diffondere la propria arte. Grazie alle opere del duo, si passa dalla scena parigina, pubblica e privata, alle perfomance organizzate a Milano nel 1970 fino a New York e alle zone industriali di Soho riconvertite in studi artistici. I due fotografi nel 1973 mettono fine al loro rapporto e arrivano all’accordo che tutti gli scatti realizzati tra il 1958 e il 1973 sarebbero stati firmati con la sigla Shunk-Kender a prescindere dall’autore.
Per qualsiasi informazione: www.masilugano.ch