Piccole donne di ceramica
Vasi e portacandele realizzati a mano dalla forma antropomorfa. Ogni pezzo è diverso dagli altri, proprio come ogni donna e ogni uomo
«Le nostre Babe sono donne, eterne ragazze, sono vasi, contengono fiori ma anche emozioni, sentimenti, ricordi e pensieri».
Raccontano con queste parole la loro nuova collezione Giovanna e Lucia, in arte Zanellazine. Ed è proprio la cura dei dettagli riposta in ogni singolo pezzo di ceramica che, piano piano, mi ha fatto avvicinare e poi appassionare alle Babe. È il fatto di capire, dopo qualche sguardo, che questi oggetti non sono solo oggetti decorativi, ma neanche solo oggetti funzionali. Sono piccole donne complete, cioè dotate di un preciso carattere e cariche di una loro specifica storia, oltre che di un determinato corpo (di ceramica).
Le babe in triestino sono le donne, nei racconti della tradizione russa rappresentano le streghe e Baba è anche il nome di un’antica dea dei Sumeri. Giovanna e Lucia, da sempre unite dal legame famigliare tra zia e nipote, hanno scoperto negli anni capacità, gusti e passioni comuni. Da questo intreccio è nato il laboratorio di ceramica Zanellazine, affacciato su uno dei tanti giardini di Varese. E da quel laboratorio hanno cominciato a prendere vita Le Babe.
Vasi dalla forma antropomorfa, sempre declinata al femminile, che ci tengono a non essere «trattati» come semplici oggetti decorativi, ma usati per la loro funzione di contenimento, di fiori o candele secondo le versioni proposte, e guardati a tutto tondo. Ogni Baba, infatti, esprime a 360° la sua storia personale e il suo carattere, unico e irripetibile. Secondo i casi, è lo sguardo a esprimere il carattere, oppure sono le mani intrecciate dietro la schiena a raccontare un particolare sentimento o, ancora, è una ferita tracciata sul dorso a rappresentare ciò che è stato.
Di volta in volta, non solo un racconto di bellezza, quindi, ma di vita. La Baba Georgia, per esempio, ispirata alla pittrice Georgia O’Keeffe, ama i fiori, ma ha pensieri oscuri per la testa, mentre Primula è indissolubilmente legata alla natura. A me piace un sacco India, dai colori pastello, con le mani intrecciate a cuore e un’espressione che sembra non crederci proprio fino in fondo, a quel cuore. E mi fa molto sorridere il segno scaramantico, nascosto dietro la schiena, della baba Grenadine che chissà quali desideri, speranze, sogni, nasconde.
Ogni pezzo in ceramica di Zanellazine è unico e interamente fatto a mano: Giovanna è ceramista e scenografa e porta la sua esperienza, Lucia, consulente nel mondo della moda, ricerca l’innovazione. Insieme si definiscono artigiane.