![](https://elenacattaneo.it/new/wp-content/uploads/2014/04/Zero-100_culla_792x600.jpg)
Otto culle in mostra
La culla, un oggetto simbolico, oltre che utile. Qui è interpretata da otto designer e realizzata dagli artigiani di Cortina d’Ampezzo
È una culla. Anzi no, se la guardi bene è una sedia a dondolo, anzi due. Aspetta, l’appendo al soffitto con le corde da alpinista e diventa una comoda seduta. La prendo, la smonto, la giro, la rimonto… Ci sono! È un luogo magico di fantasia per giocare.
La culla, anzi le culle – ben otto – sono state le protagoniste della mostra “Cullami” allo spazio BraveArt di via Vigevano a Milano, uno dei cuori pulsanti del Fuorisalone 2014.
Disegnate da designer internazionali, hanno il calore e il profumo naturale del legno non trattato (green come piacciono a noi mamme) e sono lavorate dalle mani sapienti degli artigiani di Cortina d’Ampezzo, sette falegnami e due fabbri, secondo le antiche tecniche tradizionali. L’idea, nata dal concorso bandito da Cortina Turismo, era chiara fin dall’inizio: realizzare prodotti capaci di seguire il percorso di crescita dei bambini e di essere riutilizzate, il tutto valorizzando saperi artigianali e legni di provenienza locale.
I designer hanno dato fondo alla loro creatività. La culla “Lulka” di Anna Matosova (prima classificata) è ispirata ai Musei etnografici delle Dolomiti, diventa prima tenda e poi appendiabiti per la cameretta ed è personalizzabile con tessuti colorati e fantasia.
«Cradle-Rocker» di Inga Dropmann (seconda classificata) è fatta unendo due sedie a dondolo uguali.
![Cradle Rocker di Inga Dropmann](https://elenacattaneo.it/wp-content/uploads/2014/04/CradleRocker_416x600.jpg)
Cradle Rocker di Inga Dropmann
«Sotto Sopra» di Diego Nori (terza classificata) diventa un lettino semplicemente invertendo la posizione delle due parti che la compongono.
![Sottosopra di Diego Nori](https://elenacattaneo.it/wp-content/uploads/2014/04/Sottosopra_590x600.jpg)
Sottosopra di Diego Nori
«Zero-100» di Roberto Zago è ispirata direttamente alle antiche gerle e in pochi passaggi si trasforma prima in divanetto e poi in poltrona.
![Zero Cento di Roberto Zago](https://elenacattaneo.it/wp-content/uploads/2014/04/Zero-100_culla_792x600.jpg)
Zero Cento di Roberto Zago
Fantasia a briglie sciolte per «Whipp» di Karl Heinz Steiner, che ha ideato la culla regolabile in lunghezza pronta a diventare un cavallino a dondolo, un carro coperto e uno spazio gioco privé.
![Whipp di Karl Heinz Steiner](https://elenacattaneo.it/wp-content/uploads/2014/04/Whipp_388x600.jpg)
Whipp di Karl Heinz Steiner
«Nido» di Maria Conte è tonda (come il pancione della mamma…) e una volta cresciuto il bebé è una comoda seduta sospesa personalizzabile con i tessuti dalle fantasie tradizionali.
![Nido di Maria Conte](https://elenacattaneo.it/wp-content/uploads/2014/04/nidoCulla-appesa_400x600.jpg)
Nido di Maria Conte
«Cicogna» di Silvia Ciacci e Dong Sub Bertin (con Gianmaria Farina e Michal Rucinski) ha l’aspetto della culla classica ma si trasforma in culla da viaggio, seduta sospesa e cesta multiuso.
![Cicogna di Silvia Ciacci e Dong Sub Bertin](https://elenacattaneo.it/wp-content/uploads/2014/04/CicognaCulla_529x600.jpg)
Cicogna di Silvia Ciacci e Dong Sub Bertin
«Fior di cavolo» di Mirco Bottega dopo essere stata una culla con fagottino in tessuto estraibile si trasforma in divano. Il posto ideale per raccontare, e ascoltare, una fiaba.
![Fiordicavolo di Mirco Bottega](https://elenacattaneo.it/wp-content/uploads/2014/04/fiorDiCavoloFagotto_439x600.jpg)
Fiordicavolo di Mirco Bottega