Letture nel salotto di Milano
La nuova Rizzoli Galleria a Milano ha aperto i battenti dove è sempre stata dal 1949. Una storica casa per i libri che, ora, ospita anche design.
È alla Libreria Rizzoli che mio zio Adalberto, uomo colto e divoratore di libri, mi aveva comprato “Primo dizionario” di Richard Scarry, il libro preferito della mia infanzia. Ed è questo uno dei primi luoghi che mi ha fatto conoscere quando mi sono trasferita a Milano (ormai un po’ di anni fa) e che, da allora, è rimasto fra i miei preferiti. Potrei passarci intere giornate a sfogliare libri, a curiosare fra gli scaffali e immancabilmente non potrei uscirne a mani vuote. A maggior ragione ora che è stata completamente rinnovata dopo quattro mesi di lavori.
La bella scoperta è, che già dalle vetrine su Galleria Vittorio Emanuele dove campeggiano le librerie Infinito di Franco Albini, qui anche il design ha un nuovo salotto. Oltre 40.000 volumi disponibili in corner dedicati, suddivisi in percorsi tematici e facilmente individuabili attraverso una segnaletica funzionale, che usa il font Brera.
Non mancano le edizioni limitate e i volumi rari oltre a un rinnovato e ampio assortimento di volumi in lingua e all’edicola internazionale. La lettura, come esperienza unica, è alla base del progetto di Lucchetta+Retail Design, che ha articolato lo spazio, all’interno dell’architettura di Giuseppe Mengoni (1877), con innesti contemporanei ovvero con le Stanze del libro, ognuna con specializzazioni tematiche ricche di dettagli, ma soprattutto del valore della selezione dei libri proposti.
Di fronte all’ingresso i nuovi collegamenti verticali: l’ascensore con vetri ultrachiari e la scala che vi gira attorno. Il piano terra è dedicato alla narrativa con tutte le novità, gli articoli “no book” e l’edicola nazionale e internazionale.
Fiore all’occhiello è la sala a forma ottagonale tutta in legno che ospita libri preziosi e illustrati d’arte, moda, design e fotografia oltre alle più importanti riviste nazionali e internazionali. Il primo piano è il regno dei bambini e degli adolescenti, con una selezione di libri e giochi dedicati, caratterizzato dal rosso innesto Living Tower e dalle Panton Chair di Vitra. Il piano interrato è una vera scoperta per l’ambientazione e l’ampiezza dello spazio, che può ospitare mostre, esibizioni, presentazioni, tavole rotonde.
Qui si trovano le sezioni dedicate alla non fiction, saggistica, passioni, tempo libro e libri in lingua. Qua e là, anche nei pianerottoli della scala, le poltrone Utrecht (Gerrit T. Rietveld) e i tavoli La Rotonda (Mario Bellini) di Cassina.
La cura del dettaglio, evidente a ogni piano, ha ispirato molte delle nuove e vecchie suggestioni materiali: dalla rilucidatura delle maniglie in ottone a forma di “R”, alla finitura delle pareti nella tonalità di bianco utilizzato per il restauro degli intonaci delle facciate della galleria, dal colore “blue ink” della pavimentazione ceramica posata secondo gli schemi Chevron delle biblioteche francesi, al ciliegio americano dei mobili-libreria dei Rizzoli Building di Fifth Avenue e di West 57th Street e con altro ancora.
Qui la modellazione della luce (lampade di Viabizzuno e Ingo Maurer, e quelle a led di Reggiani) esprime l’essenza dello spazio e sottolinea i criteri espositivi adottati. Ma sono i nuovi mobili-libreria i veri protagonisti dell’allestimento, proprio perchè progettati carpendo i segreti del mestiere di libraio. In questo modo diventano depositari di soluzioni tecniche capaci di raccontare le proposte editoriali in una variegata serie di modalità espositive, che rendono, come sempre, la libreria Rizzoli Galleria all’avanguardia.