Elena Cattaneo

Il Museo di Storia Naturale di Venezia: uno sguardo nuovo al passato

VENEZIA

«Raccogliere per stupire, raccogliere per studiare»: l’evoluzione del collezionismo naturalistico.

Mi hanno sempre colpito e incuriosito le collezioni e chi colleziona. Durante una visita al Muve, il Museo di Storia Naturale di Venezia, per esempio, le sale che mi hanno davvero stregato, sono state quelle dove l’architetto che ha curato il nuovo allestimento, Lorenzo Greppi, ha radunato tutti i trofei di caccia della collezione africana del conte Giuseppe De Reali, raccolta in 12 viaggi compiuti tra l’Africa settentrionale sahariana ed equatoriale tra il 1898 e il 1929.

Sì, si tratta proprio dei classici trofei di caccia (certo non mi era ancora capitato di vedere il trofeo di un elefante o quello, lunghissimo, del collo di una giraffa), ma l’effetto potente è dato proprio da averli tenuti tutti insieme e fatti risaltare dal colore rosso porpora utilizzato per le pareti.

Continua la mia visita nel post che ho scritto su Il Fatto Quotidiano.

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