Appunti tardivi da Maison&Objet
Quattro temi appuntati su un quaderno e fissati nel rullino fotografico del cellulare: in molta sintesi il mio percorso all’ultima fiera parigina
Ho vissuto un’edizione -per me – inedita di Maison&Objet a Parigi, lo scorso gennaio. Inedita perché, a differenza delle altre volte, non ho scarpinato tra stand, corsie e padiglioni, ma avevo un incarico stanziale. In sintesi ho incontrato, comunque, moltissime persone, forse più del solito, questa volta, anzi, più persone che prodotti.
Di solito viaggio solitaria e più che altro osservo, poi quando qualcosa mi colpisce mi avvicino e chiedo informazioni. Questa volta ero io che davo informazioni a chi era interessato ai prodotti dello stand in cui lavoravo: la mia situazione professionale era completamente capovolta.
Diverse sono state le sensazioni di questo cambio di ruolo, ma come succede ogni volta che si sposta il proprio sguardo più in là di qualche centimetro, comunque sensazioni appaganti.
Mi sono presa delle pause esplorative, ovviamente, e da quelle ho portato a casa alcune impressioni sugli oggetti per la casa che vedremo.
Uno dei simboli décor che ho visto rimbalzare da una parte all’altra della fiera è la farfalla… premetto: io non sopporto le farfalle, quindi non ne ho fotografate, ma erano veramente tante, più o meno stilizzate, prime fra tutte quelle in cristallo di Damien Hirst per Lalique (per chi, invece, fosse appassionato del genere consiglio di andare proprio sul sito di Damien Hirst, e rifarsi gli occhi!).
Rosa, il colore pastello che esprime gioia. O almeno così lo vivo io. Ogni volta che voltavo l’angolo e entravo in uno stand allestito con pareti rosa o dove i prodotti contenevano dettagli rosa, il mio sguardo riceveva luce. Il rosa è un colore parecchio frainteso. A molti fa torcere il naso. Io invece sono contenta che ci sia ancora tanta possibilità di aggiungere eleganti pezzi rosa, in casa. E che il rosa non sia proprietà esclusiva di personaggi disneyani e affini.
- Ferm Living
- Titus by Jaime Hayon for Paola C.
- Pigment
- Vitra
Cioccolato: il suo sapore, il suo colore e le mille sensazioni che regala, diverse per ognuno di noi, hanno spinto il giapponese Nendo a disegnare Chocolatexture, una collezione di cioccolatini, pensata proprio per questa edizione di Maison&Objet che l’ha nominato “Designer of the year”, e inserita in un lounge tutto bianco, simile a una scenografia di un film di fantascienza di qualche anno fa… I 9 tipi di cioccolatini hanno tutti la stessa dimensione, 26x26x26 mm, e ognuno ha un nome giapponese che definisce la sua particolare texture.
- Chocolatexture by Nendo for Maison&Objet
E poi ci sono i dettagli. Quei minuscoli accessori pensati per facilitare diversi aspetti della vita domestica, ma che nel tempo abbiamo visto assumere personalità ed estetiche sempre meglio definite. Un segnalibro non è solo un segnalibro, può essere anche un minuscolo oggetto ben pensato, capace di regalarti un sorriso ogni volta che prendi in mano il tuo libro. Lo Studio Macura è proprio sui dettagli che ha concentrato il suo lavoro.
- Pero by Studio Macura
- Pero by Studio Macura
- Sporo by Studio Macura
- Vino by Studio Macura
- Sava by Studio Macura