Il viaggio nel tempo degli elettrodomestici
Grazie a Expo Milano 2015 e a una delle mostre in preparazione alla Triennale, scopriremo l’origine degli elettrodomestici che usiamo tutti i giorni
Si avvicina Expo Milano 2015 e cominciano a delinearsi le manifestazioni e mostre che animeranno la città durante il semestre tra maggio e ottobre 2015. Una di queste, in particolare, ha attirato la mia attenzione, perché è inerente al mondo degli elettrodomestici: ormai parte del nostro quotidiano, li utilizziamo ma non ci chiediamo mai da quanto esistano e come siano stati inventati.
Sembra che proprio in occasione dell’Expo Milano 2015 riusciremo a toglierci qualche curiosità grazie alla mostra “Cucina & Ultracorpi” esposta alla Triennale Design Museum dal 10 aprile 2015 al 21 febbraio 2016.
Già il nome la dice lunga: s’ispira, infatti, al libro di fantascienza L’invasione degli Ultracorpi, scritto da Jack Finney nel 1955 e all’omonimo film tratto dal romanzo e girato da Don Siegel, in cui gli alieni da invasori divengono cospiratori capaci di confondersi tra gli abitanti della terra, entrando nel loro quotidiano, attuando una rivoluzione interna della società e prendendone il sopravvento.
Un po’ come i nostri primi utensili da cucina che grazie a una lenta quanto inesorabile trasformazione si sono convertiti, via via, in macchine e in automi.
La mostra “Cucina & Ultracorpi” vuole, appunto, raccontare come questa armata di nuovi oggetti, dalla metà del XIX secolo con l’avvento dell’industrializzazione, sia dilagata arrivando a sostituire molte pratiche umane del cucinare.
- Boule per la conserva del pomodoro
Un display espositivo presenterà gli elettrodomestici, dal frigorifero al microonde, dalla caffettiera al tostapane, dai bollitori ai mixer, dalle friggitrici alle gelatiere, che si sono sviluppati dalla prima industrializzazione alla diffusione di massa, dall’automazione all’innovazione digitale.
Perché fin dall’antichità, l’uomo si è servito di molti strumenti manuali per la preparazione di cibi e per la loro conservazione, ma è solo dopo la metà del XIX secolo che sono stati avviati i primi tentativi di elettrificare questi attrezzi, dando il via alla produzione degli elettrodomestici.
La prima rivoluzione è stata quella di impiegare l’energia per scaldare una resistenza elettrica, poi, tra l’Otto e il Novecento nasce la seconda generazione di elettrodomestici che impiegano l’energia per sostituire la forza manuale.
Fino ad arrivare al secolo scorso, quando nascono i nuovi corpi tecnici che aiutano a conservare, frantumare, impastare, mescolare: oltre al frigorifero, compaiono nel territorio domestico anche frullatore, tostapane, microonde, tritarifiuti, macchine del caffè, macinini, frullini, cappe aspiranti, coltelli elettrici, centrifughe, macchine per cuocere al vapore o fare esplodere pop-corn o friggere e altre ancora.
E il design anche in questo caso gioca un ruolo fondamentale perché l’elettroutile ha una diffusione capillare e domestica nel secondo dopoguerra, grazie ad aziende come Electrolux, Fiat, Girmi, Ignis, e altre, che si associano anche al rinnovamento della forma nel lavoro di architetti e designers come Joe Colombo, Vico Magistretti, Angelo Mangiarotti, Luca Meda, Marco Zanuso, per citarne solo alcuni.
Aspetto quindi, emozionata, l’apertura della mostra!