Elena Cattaneo

Sul cocuzzolo della montagna

Sölden

Sempre più su fino a quota 3048 metri: il ristorante più alto d’Europa è a Sölden nel Tirolo austriaco.

La ristorazione ad alta quota è ormai un’attitudine,  perché permette panorami inaspettati e un diverso rapporto con il contesto urbano o naturale. Negli ultimi anni, inoltre, ha raggiunto vette altissime anche dal punto di vista culinario! È proprio il caso di dirlo per il ristorante ICE-Q, parallelepipedo di “ghiaccio” direttamente collegato alla cabinovia del Gaislachkogl.

Un’architettura ardita completamente in vetro e acciaio che offre sensazioni da brivido e vista panoramica sulle montagne circostanti. Il ristorante, la cabinovia e la sua stazione a monte costituiscono il tris progettuale più innovativo delle Alpi. Ristorante e stazione a monte, poi, entrambi su progetto dello studio Obermoser di Innsbruck, sono stati costruiti su fondamenta mobili per facilitare l’adattamento delle strutture ai cambi di temperatura.

L'interior design contemporaneo

L’interior design contemporaneo

ICE-Q è uno scrigno di sorprese enogastronomiche su quattro piani: oltre al ristorante e alla cantina, la “Top Lounge“, 80 metri quadrati riservati a presentazioni, meeting ed eventi esclusivi, e la terrazza dell’ultimo piano, dalla quale si può raggiunge la cima del Gaislachkogl attraverso un ponte sospeso. Un rifugio che dichiara tutta la propria contemporaneità anche nell’interior design.

Nella grande sala (132 posti a cui se ne aggiungono 80 nelle terrazze panoramiche) prevale il vetro delle facciata e il legno utilizzato con linee semplici ed essenziali per pavimento, soffitto e arredi.

Vista panoramica dalle facciate vetrate

Vista panoramica dalle facciate vetrate

Anche la cucina e la cantina riservano molte novità. Il menu proposto dal giovane chef carinziano Harald Rindler si basa su prodotti di alta qualità del territorio alpino, mentre la cantina è in gran parte riservata all’invecchiamento in botte del “Pino 3000“, una speciale cuvée di pinot nero creata dall’unione di tre vitigni provenienti dall’ Italia, Austria e Germania.

Raggiungere l’ICE-Q è facile anche per chi non scia e l’altitudine elevata è ampiamente compensata dal crescendo di emozioni.