Elena Cattaneo

C’erano una famiglia e un cubo di legno…

Legno laccato all’acqua e lino naturale per una cameretta “consapevole”

Prendi una mamma, un bambino e un cubo di legno. Mettili insieme con tanta fantasia, praticità e voglia di giocare. Il risultato è la cameretta “Qbho’… Cose da bambini” dove gli oggetti crescono e si trasformano nel tempo insieme alla famiglia.

L’idea di Cecilia Meazza e di Paolo Fusari, architetti e interior designer fondatori dello studio Lab02 architettura+design, nasce dalle esigenze dirette di una neomamma alle prese con la progettazione di un nido caldo e accogliente per il proprio piccolo, ispirata dalla semplice perfezione geometrica del cubo.

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I materiali sono quelli caldi e green del legno laccato con vernici all’acqua e del lino naturale, lavorati esclusivamente da artigiani italiani.

La culla-altalena sospesa al soffitto è composta da una struttura a U con imbragatura di lino e prima di diventare un gioco ospita il porte-enfant asportabile con due comode maniglie.

Il lettino, più grande delle dimensioni standard, è uno spazio di esplorazione che non ha sbarre, ma sponde chiuse da un rivestimento di tessuto microforato tesato, una completamente e l’altra solo per metà per assicurare l’effetto-nido (uno spioncino permette al piccolo di sbirciare), così come la pediera è dotata di un sipario di plexiglas. E quando il bimbo cresce diventa un divanetto.

Cubica è la lampada da compagnia senza fili (un bel sollievo…), che si accende, spegne e proietta immagini rassicuranti semplicemente capovolgendola. La mensola ha una barra cromata per appendere gli abiti, rimovibile e “invisibile”.

Dulcis in fundo, il fasciatoio su ruote quando il piccolo cresce diventa un elemento contenitore libreria o, perché no, un carrello cucina con tagliere asportabile di faggio naturale. Più pratico (e creativo) di così.

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