In Toscana, uno spazio dedicato al buon design
Circondato da un paesaggio meraviglioso, protetto dalle mura di San Quirico d’Orcia e nato, desiderato e accudito da Kaori Shiina e Riccardo Nardi, vi presento Manufacto Store
Manufacto Store è un negozio di oggetti per la casa situato nella via principale di San Quirico d’Orcia (SI). Chi si aspetta ceramiche tradizionali toscane per un attimo rimarrà sconcertato, la vetrina di Manufacto Store attira, prima di tutto, per la sua raffinatezza. Si comincia poi ad allungare lo sguardo per incontrare vasi, ciotole, vassoi, in legno, ceramica, metallo e vetro, bellissimi, fatti a mano e modernissimi. Non mi viene altro termine (aiutatemi voi) per descrivere oggetti nati, pensati e realizzati ora. La tradizione quindi, se c’è, fa parte del patrimonio culturale di chi li crea, alla quale aggiunge la sua idea, il suo saper fare e il suo essere presente in questo tempo. Non ieri, non domani.
Nel titolo ho scritto buon design, ma sarebbe stato meglio bel design: tra i tanti oggetti utili, infatti, mi soffermo sui tre, forse, meno utili, ma sicuramente piacevoli da guardare. È la loro bellezza a parlare, sembra una banalità, ma conferma in pieno l’idea che ha convinto Kaori Shiina e Riccardo Nardi a trasferirsi da Milano alla Val d’Orcia e, proprio qui, ad aprire Manufacto Store. Sul loro sito raccontano: la bellezza non è qualcosa di superficiale, ma una risonanza interiore, una qualità della vita che si riflette nei luoghi, nell’abitare e negli oggetti di cui ci si circonda. I tre oggetti che ho scelto, anzi che i miei occhi hanno scelto per me, hanno un’altra caratteristica comune, il legame col mondo vegetale. Sono foglie, rami e fiori piccolissimi.
le foglie di christa fonfara
Nata a Francoforte (Germania), Christa Fonfara è un’artista di formazione classica. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Stoccarda, dove si è diplomata nel 1972 in grafica, pittura e scultura. Dal 1975 al 1987 ha lavorato come scenografa nel mondo del teatro fino a decidere di trasferirsi in Toscana e dedicarsi esclusivamente alla pittura. Come succede, le ispirazioni per le sue opere giungono da stimoli diversi, dalla musica come dagli oggetti che incontra. Tra questi, Manufacto Store ha scelto una serie di piccole realizzazioni uniche, nate quasi per caso: sono foglie raccolte da terra che Christa fa seccare nei libri senza modificarne la forma né le imperfezioni delle quali, poi, si prende cura con un delicato intervento all’uncinetto. Mi racconta Christa:
“Non è un progetto artistico vero e proprio, ma si tratta di uno di quei lavori manuali che mi intrattengono quando non dipingo, come degli intermezzi nel processo creativo dedicato alla pittura”.
i paesaggi inesistenti di norihiko kamei
Dopo la laurea alla Tokyo Zokei University nel 2007, Norihiko Kamei ha conseguito un master presso la Sogetsu School. Il suo interesse, fin dai primi anni di studio, sono stati la cerimonia del tè e la composizione floreale. Utilizzando materiali naturali come fiori ed erbe, l’artista ricerca un approccio inedito verso il mondo dei fiori che esprime una sensibilità tutta giapponese. Il suo desiderio è quello di offrire la possibilità di ammirare la grandezza della natura anche nello spazio del palmo di una mano. È nata così la collezione Keshikifu, presentata da Manufacto Store in occasione dell’evento ospitato a luglio: “13 Japanese contemporary craftsmen”. Uno diverso dall’altro, i pezzi della collezione sono piccoli paesaggi inesistenti che si esprimono grazie alla solidità della pietra, al mondo variopinto dei fiori e alla brezza che soffia dolcemente attraverso il profumo. Nel dettaglio: minuscoli fiori, conservati ed essiccati, sono inseriti in pietre galleggianti e completati da un olio aromatico miscelato appositamente da un profumiere che utilizza fragranze naturali specifiche del Giappone, come yuzu, cipresso e shiso (perilla), per adattarsi all’immagine del paesaggio. “Quando si applica una goccia sui fiori – dice Norihiko Kamei – è come annusare la fragranza del vento.”
I rami di Ryota Yokozeki
Originario di Gifu (Giappone), classe 1985, Ryota Yokozeki è un product designer nel senso più classico. Numerose le collaborazioni importanti al suo attivo (da Nike ad Audi), le mostre a cui ha partecipato (solo nel 2024 Universo Satellite alla Triennale di Milano ed Ephemeral Industry alla Galleria Rossana Orlandi) e i premi ricevuti (tra i più recenti: Dezeen Awards 2022 longlist UK e Good design award 2022 Japan). Il prodotto proposta da Manufacto Store, però, si allontana dalla strada del prodotto per esplorare un campo più ampio e meno prevedibile, quello del manufatto artistico.
I pezzi della collezione Paper Branches nascono dagli scarti di carta washi provenienti dalla storica cartiera di Echizen, fondata nel 1338, e da legno secco che ho raccolto a Chiba. Legno, quindi, che scorre nel flusso industriale e legno proveniente dal suo ciclo naturale. Entrambi resti di qualcosa che era vivo, ma caratterizzati da flussi diversi, uno industriale, l’altro naturale. Gli oggetti della collezione sembrano scorrere con il tempo ma non sono influenzati dal tempo: io li definisco oggetti di legno innaturale.
san quirico d’orcia
Uno dei borghi da visitare attraversando la Val d’Orcia, probabilmente non il più famoso, né il più scenografico, ma ricco di vita e angoli anche sorprendenti. Per chi non si fosse già orientato, il comune di San Quirico d’Orcia confina con 3 tra i più noti di questa zona della Toscana (Castiglione d’Orcia, Montalcino e Pienza) e, all’interno dei suoi 42 km quadrati, include il gioiello di Bagno Vignoni. Durante la mia ultima visita al borgo medievale, ho aggirato il corso principale scegliendo il tragitto degli Horti Leonini che anche quest’anno ospita alcune opere di “Forme nel Verde“, la mostra curata da Carlo Pizzichini, giunta allo storico traguardo di 53 edizioni. Protagonista dell’edizione 2024, Stefania Vichi con le sue 20 opere inedite, tra sculture, video e installazioni. Dal titolo Comfort Zone, l’esposizione attraversa le vie e le piazze del centro storico di San Quirico e si sviluppa nel palcoscenico naturale degli Horti Leonini, nelle sale di Palazzo Chigi e di fronte alla Collegiata romanica della città.