Elena Cattaneo

Il ristorante panoramico della Triennale (parte seconda)

Il ristorante sul tetto è il trend del momento. E anche la Triennale ha realizzato il suo, completamente in vetro e in tempi record

Dal concorso di idee sono passati solo sei mesi per poter accedere al nuovo ristorante sulla restaurata terrazza della Triennale di Milano, in concomitanza dell’apertura della (bellissima) mostra “Arts & Foods”. È questa la seconda tappa ristoratrice che ho «annusato» durante i miei aggrovigliati percorsi dedicati alla Milano Design Week.

Il panorama sul Parco Sempione, il Castello Sforzesco e lo skyline cittadino è notevole! E la cucina non è da meno. Anzi, è quella stellata di Stefano Cerveni, che qui riprendere la tradizione dell’osteria: ricette tipiche della cucina italiana con materie prime di alta qualità con un servizio informale e amichevole.

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Per quanto riguarda la struttura invece, Paolo Brescia e Tommaso Principi di OBR, vincitori del concorso di idee bandito lo scorso settembre, hanno progettato una serra trasparente poggiata sulla terrazza del Palazzo dell’Arte e immersa nel verde, quello vicino dell’orto aromatico del paesaggista Antonio Perazzi e quello prospettico del contesto naturale circostante.

Un padiglione vetrato (33×5 metri), completamente apribile su tutto il perimetro, che non si pone in conflitto con la struttura storica in quanto arretrato rispetto ai portali della facciata. Una leggera struttura modulare in acciaio inox che riprende le geometrie delle campate di Muzio ed è schermata da una grande tenda mobile, che si apre completamente su un lato per consentire di pranzare al riparo dal sole o di cenare sotto le stelle.

Tenda che ha anche funzione di video installazione per gli eventi promossi dalla Triennale per l’Expo 2015. Tra il padiglione e la pensilina esistente si trova l’orto aromatico che funge da filtro ambientale e indirizza all’ingresso del ristorante lungo il porticato.

Il padiglione è suddiviso in tre aree funzionali: di accoglienza con bar panoramico da un lato e show-cooking dall’altro, mentre al centro è posizionata la sala da pranzo, con 50 posti a sedere su tavoli comuni modulabili, che può assumere diverse possibili configurazioni.

Oltre il diafano perimetro delle vetrate scorrevoli, l’area per la ristorazione all’aperto. L’arredo è essenziale, estremamente funzionale, tale da non imporsi rispetto alla trasparenza dell’involucro e alla vista sulla città. Il confine fra interno ed esterno e fra natura e costruito è labile ed è, fra le tante, la più suggestiva attrattiva del Ristorante Terrazza Triennale.

A voi la scoperta ora.

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