Giochiamo pulito, con il cartone
Prodotti a tutto design per bambini (ma non solo) dal minimo impatto ambientale
Ecologico, leggero, riciclato e interamente riciclabile, a basso impatto ambientale. E poi, duttile, resistente, facile da personalizzare e dal costo contenuto. In poche parole, a misura di bambino (e non solo) con fantasia e creatività. Il cartone alveolare è fra i protagonisti indiscussi del design eco per i piccoli e i grandi.
Lo sa bene lo studio A4Adesign di Milano, che ne ha fatto la materia prima d’elezione per la propria produzione di mobili e oggetti (panche, librerie, scaffali, chaise longue, poltrone, tavoli, sgabelli), elementi decorativi e – of course – giochi e arredi per bambini, così come elementi espositivi per vetrine e negozi, aree espositivi, superfici ludiche, per la ristorazione o l’intrattenimento.
Tutti pezzi consegnati in un bell’imballo piatto e maneggevole, pronti da montare in pochi minuti senza cacciaviti, bulloni o chiodi (addio istruzioni incomprensibili, montare il mobile di cartone diventa un gioco da fare insieme). E quando non servono più? Tornano a nuova vita, altrettanto in fretta.
Del resto il motto-guida che apre il sito web della società, nata da un’idea degli architetti Nicoletta Savioni e Giovanni Rivolta, lo mette subito in chiaro:
Qui “giochiamo pulito”. Ma giochiamo sul serio, e ci divertiamo un sacco.
Prendiamo per esempio il biliardino-fai-da-te Futbolin, realizzato interamente con materiali di recupero prendendo una scatola di cartone, pezzi di gomma provenienti da vecchi sandali infradito e bacchette di legno. Futbolin è stato ispirato da un biliardino visto in azione durante un viaggio in Mozambico, autoprodotto da un gruppo di ragazzini con gli scarti raccolti sulla spiaggia.
“Dorothy”, invece, è il tavolino per bambini, fornito piatto in due pannelli con maniglia e che si monta con semplici incastri senza uso di colle, così come l’inseparabile sgabello “Toto”.
Fantasia a briglie sciolte per la serie di animali “Kids/Toys”con il cammello, la rana, l’ippopotamo, lo struzzo, il pellicano e la renna, per popolare scenografie fiabesche, lo spazio gioco. O un pezzo di città ideale: come la “Piazza d’asporto” allestita a Milano nel 2005 in occasione del Milano Film Festival.