Elena Cattaneo

Un’idea nuova per ristrutturare casa

ROMA

Mettere mano alla propria casa è sempre un’operazione delicata. L’architetto Maurizio Giovannoni ha ideato un metodo di lavoro basato sulla stretta collaborazione con il cliente durante tutte le fasi, dall’ideazione al cantiere

“Io e te, insieme, racconteremo non solo un ambiente, una casa: parleremo di te al mondo“.

Queste le parole con cui l’architetto Maurizio Giovannoni spiega l’Hometelling, il suo personale approccio alla progettazione degli interni.

Insieme è la parola chiave che mi colpisce. Sono architetto, ma a parte i primi due anni post-laurea non ho mai più progettato e quando mi capita, adesso, di dover dare dei consigli o prendere delle decisioni riguardo alla sistemazione razionale di uno spazio, sento che è proprio quella la parola che mi manca. Vorrei pensare e decidere insieme a qualcuno, qualcuno con più esperienza ‘sul campo’ di me, ma capace, soprattutto, di ascoltare.

Maurizio probabilmente ha captato nei suoi clienti questa esigenza, spesso difficile da esprimere, e, negli anni, l’ha tradotta e trasformata nel suo metodo di lavoro. Non solo, si è anche accorto di quanto sia cambiato negli anni il suo ruolo in seguito al susseguirsi delle crisi economiche. Così si è adeguato, con sensibilità, a budget sempre più ridotti senza sacrificare la ricerca del bello e del comfort abitativo.

Home come casa, telling come racconto, così è nato l’Hometelling: il metodo che, secondo le intenzioni di Maurizio, migliora l’esperienza creativa di un progetto rendendola

un processo organizzato, partecipato e consapevole.

E in pratica in cosa consiste l’Hometelling?

La fasi di lavoro cruciali sono: il briefing, il cantiere e, infine, lo shooting.

  • Il briefing è un momento fondamentale. È il primo passo che porta l’architetto a conoscere il cliente. Durante i diversi incontri (non si esaurisce, infatti, tutto in una sola volta), il cliente stimolato dall’architetto gli farà capire le sue esigenze, i gusti, le aspettative e le preoccupazioni. È la fase in cui si instaura l’empatia necessaria per dar vita a un progetto pieno di vita e vicino il più possibile all’immaginario del cliente.
  • Il cantiere è l’arena dove si incontrano impresa, architetto e cliente. È spesso uno spazio carico di tensioni. Proprio grazie all’Hometelling e alla partecipazione attiva del cliente, Maurizio riesce a lavorare per smorzare queste tensioni. Se lo desidera il cliente può intervenire attivamente nella fase di cantiere diventando via via sempre più consapevole delle scelte da prendere, degli elementi da selezionare, dei mobili e degli accessori da inserire. Ed è proprio questa consapevolezza, unita alla gratificazione, l’ingrediente ‘magico’ in più.

  • Lo shooting: alla fine dei lavori l’architetto Giovannoni organizza un servizio fotografico, proprio come quelli realizzati dalle riviste, per testimoniare il percorso vissuto insieme al cliente e trasformare la sua casa nel palcoscenico della sua storia.

Un esempio concreto? Proprio attarverso lo shooting fotografico, Maurizio ci accompagna a casa di Rosario, un piccolo attico a Roma (48 mq) per il quale la richiesta di partenza era quella di rendere più confortevole la distribuzione dei vani interni, in origine piuttosto angusti.

La ristrutturazione dell’appartamento ha riguardato la demolizione di tutte le tramezzature interne, tranne le pareti del bagno, rimesso a posto da poco. La demolizione ha, ovviamente, incrementato il fattore luce permettendo la creazione di un unico ambiente con l’ampia terrazza che fiancheggia un lato dell’appartamento.

La cucina già esistente è stata smontata e riassemblata a sinistra dell’entrata, con piccole aggiunte, come le mensole colorate. Si è adattata perfettamente al nuovo spazio, ed è rimasta minimale e neutra con il suo bianco laccato.

La parete dove si appoggia il divano ha richiesto un’attenta progettazione, non solo da un punto di vista architettonico come elemento divisorio del grande spazio demolito, ma anche da un punto di vista scenografico. È infatti il biglietto da visita della casa. Dopo alcune prove di schizzi, che rappresentavano soluzioni più o meno convenzionali, con tinte colorate, l’architetto ha provato a condividere con il proprietario la sua grande passione per le carte da parati, in grado di creare atmosfere uniche e arredare con personalità.

Ecco che Rosario comincia a partecipare sempre più attivamente alle scelte, fino a proporre il colore giallo come elemento di tramite tra il living e la zona notte. Il giallo rappresenta il sole, il sole ha cullato e cresciuto Rosario, partenopeo nello spirito e nelle origini.

La camera da letto è uno spazio quasi passante, abbastanza insolito nella distribuzione: comunica col grande terrazzo grazie a un’ampia portafinestra, ma possiede anche un piccolo balconcino dall’altro lato. Nella zona disimpegno che la delimita, Maurizio ha immaginato da subito una soluzione di vedo-non-vedo, con mensole bianche per far filtrare la luce e creare allo stesso tempo la privacy necessaria. Mensole destinate ad essere riempite di libri e oggetti legati agli affetti, cose che potessero schermare la vista senza chiuderla.

Se andate a curiosare nel sito di Maurizio Giovannoni troverete altri esempi, ma soprattutto un servizio davvero utile per chi sta pensando di fare qualche cambiamento in casa: tutti i pezzi di arredo proposti e scelti insieme all’architetto li trovate elencati, completi di prezzi e descrizione.

Bravo Maurizio, un servizio di ‘taglio e cuci‘ della casa su misura davvero completo!

[Foto: Mikko Ala­-Peijari]

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