Artigianato tessile contemporaneo
A due passi da Palazzo Grassi, a Venezia, è molto facile incrociare il bell’ingresso del negozio di tessuti di Chiarastella Cattana. Io ci ho passato una piacevole mattina e qui ve lo racconto
Ci siamo strette la mano la sera prima, ma la situazione era troppo caotica e mondana per poter approfondire l’incontro, così la mattina seguente, durante il tranquillo risveglio di un lunedì nelle calli veneziane, sono andata a trovare Chiarastella Cattana nel suo negozio, a due passi dalla chiesa di San Samuele e da Palazzo Grassi.
Lo spazio di Chiarastella è luminoso, ampio, ordinato e accogliente insieme. Il mio primo sguardo non riesce a fermarsi, vaga dai morbidissimi cappotti appesi con disinvoltura qua e là, ai classici bicchieri esagonali di Murano, oggetti di uso quotidiano, ma definiti da un gusto per niente facile, invece, da trovare nella vita quotidiana. Piano piano, rallento, mi soffermo sui dettagli e comincio a cogliere la natura dell’intervento di Chiarastella ben evidente nella selezione delle sue proposte, fino a trovarle una definizione che mi soddisfa, lei è un editore di artigianato contemporaneo.
L’attuale negozio di Chiarastella è il punto di arrivo di un lungo percorso, la sua storia non parte da qui. Milanese d’origine, comincia a lavorare nella moda, poi, per seguire il marito, si trasferisce a Venezia dove comincia una nuova attività, prima in casa e poi in una piccolissima bottega. Dalla sua esperienza nel mondo della moda conserva solo la parte che le corrisponde di più, quella legata ai tessuti, ed è così che inizia a creare una rete di contatti con gli artigiani locali. Il rapporto di fiducia e stima reciproco che Chiarastella instaurerà con diversi di loro ha fatto nascere importanti collaborazioni professionali, il cui frutto è ciò che si può ammirare tra gli scaffali e sui tavoli sistemati qua e là nel negozio.
C’è l’incontro con i fratelli Paoletti del Lanificio Poletti, di Follina (TV), per esempio. Una storica realtà famigliare attiva dal 1795, specializzata nella creazione e produzione di tessuti in pura lana cardata. Sono loro i fornitori dei tessuti utilizzati per i cappotti che disegna l’architetto Ethel Lotto.
Poi c’è la produzione tessile di una famiglia altoatesina: è nell’archivio storico del loro laboratorio che Chiarastella ha scoperto e riportato alla luce dell’attualità una serie di pattern geometrici degli anni ’30, fino a quel momento dimenticati.
Questa capacità di selezionare prodotti nati dalla connessione fra tradizione e sperimentazione contemporanea penso sia una dote speciale, non così frequente nel mondo della produzione artigianale. Nel negozio di Chiarastella è ciò che ho respirato dal primo istante. Lei, poi, me lo ha confermato con il suo racconto e, quasi per caso, anche accennandomi a una novità: il sito di e-commerce appena messo online.
Il percorso, quindi, è in pieno divenire: complimenti, davvero, e se passate a Venezia non perdetevi una visita.